Il Green Pass

Tra i sostenitori e gli oppositori al vaccino (come strumento di cura e profilassi) emergono poi i sostenitori e gli oppositori all’obbligo vaccinale (come strumento di tutela della salute pubblica).

Due aspetti differenti per cui hanno preso forma le posizioni favorevoli e quelle contrarie al vaccino (SI Vax – NO Vax) e le posizioni favorevoli e quelle contrarie all’obbligo vaccinale (che per il COVID-19 passa attraverso il “Green Pass” e pertanto abbiamo: SI Green Pass – NO Green Pass).

In Italia, il “Green Pass” è una certificazione rilasciata ai vaccinati, ai guariti o a chi possiede un tampone negativo contro il COVID-19, il quale permette di accedere ai servizi, al lavoro e ad altro ancora!

In Europa e nel Mondo, il “Green Pass” assume forme e sfumature diverse da Paese a Paese!

Ma cerchiamo di ricostruire i fatti!

Una delle prime forme di obbligatorietà vaccinale fu introdotta da Napoleone Bonaparte nel 1805, quando impose alle sue truppe la vaccinazione obbligatoria contro il Vaiolo. Quest’obbligo fu poi esteso l’anno successivo a tutta la popolazione francese.

Di lì a poco molti altri Paesi introdussero l’obbligatorietà vaccinale contro il Vaiolo e contro molte altre malattie che stavano affliggendo l’umanità, alcune delle quali debellate proprio grazie al vaccino!

La prima vaccinazione obbligatoria introdotta in Italia fu proprio l’antivaiolosa, resa obbligatoria dalla legge Crispi-Pagliani del 1888. In seguito, vennero rese obbligatorie molte altre vaccinazioni.

“Attualmente, permangono in Italia dieci vaccinazioni obbligatorie da zero a 16 anni, che sono: anti-poliomielitica; anti-difterica; anti-tetanica; anti-epatite B; anti-pertosse; anti-Haemophilus influenzae tipo b; anti-morbillo; anti-rosolia; anti-parotite; anti-varicella.

L’obbligatorietà per le ultime quattro (anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella) è soggetta a revisione ogni tre anni in base ai dati epidemiologici e delle coperture vaccinali raggiunte.”

Per questo motivo, diversi soggetti si sono opposti nel tempo contro l’obbligo vaccinale, portando avanti dure battaglie contro una misura introdotta orami da secoli… Tant’è vero che il dibattito è diventato oggi più politico che scientifico…!

Ma arriviamo ad oggi!

Per quanto concerne la pandemia da COVID-19, date le condizioni economico-sociali e quelle politiche, il Governo Italiano ha pensato di introdurre una forma di pseudo-obbligatorietà vaccinale che impone l’obbligo del “Green Pass” come strumento per combattere il virus e tornare alla normalità.

Per questo assistiamo da mesi allo scontro giornaliero tra i SI Green Pass ed i NO Green Pass (o meglio, tra quest’ultimi ed il Governo Italiano) che porta a scioperi, manifestazioni o proteste varie, le quali degenerano talvolta in scontri di piazza che provocano purtroppo gravi danni a cose o a persone.

Per i NO Green Pass questo strumento ha infatti il sapore dell’obbligatorietà vaccinale ed accende nuovamente il dibattito sugli aspetti salutari, personali, psicologici, sociali e costituzionali che afferiscono al vaccino ed all’obbligatorietà vaccinale.

In effetti, la linea di confine tra queste due posizioni opposte è molto sottile. Da un lato, c’è la tutela della salute pubblica sancita dall’ Art. 32 della Costituzione Italiana e, dall’altro, la propria libertà personale che però in questo caso, come per altri casi, può minacciare la tutela della salute pubblica.

Il problema infatti è il virus in sé: il COVID-19!

La sua forza, la sua trasmissibilità, la sua mutazione e molte altre caratteristiche virali lo rendono estremamente pericoloso per l’essere umano e per l’intero pianeta. Per cui, sembra difficile trovare una soluzione comune tra le due parti… e questo porta allo scontro!

Tuttavia, possiamo affermare (senza ombra di dubbio) che il vaccino e l’obbligo vaccinale ci stanno portando gradualmente fuori dall’emergenza sanitaria e stanno salvando milioni di vite nel Mondo!

Come controprova si potrebbe fare un’analisi inversa e quindi domandarsi: come sarebbe stato il Mondo oggi senza il vaccino contro il COVID-19 ? Cosa sarebbe accaduto senza il Green Pass?

Anch’io, ad essere onesto, sono stato inizialmente titubante in merito a questo vaccino, ma solo per i tempi “stretti” che hanno portato alla sua scoperta ed alla sua messa in commercio.

Questo, infatti, non dovrebbe scoraggiarci! Anzi, per comprendere a fondo l’entità e la maestosità dello sforzo compiuto potremmo utilizzare un esempio a riguardo, quale:

“Consideriamo di avere un esercito composto da diversi comparti. Consideriamo quindi di schierare l’intero esercito a nostra disposizione per sconfiggere un unico ed esiguo esercito nemico tra i tanti nemici che sono tuttora ostili. E’ ovvio che, per quanto agguerrito ed ostico si presenti quest’unico ed esiguo esercito nemico, esso soccomberà prima o poi di fronte all’immensa macchina bellica schierata”.

Ecco! Per raggiungere questo risultato, ipotizziamo che le case farmaceutiche abbiano temporaneamente congelato i vari progetti in corso, raccolto tutte le loro forze ed agito solo in funzione di questo virus, così da ottenere nel più breve tempo possibile un vaccino che ci permettesse di tornare alla normalità.

Ovviamente, le dinamiche che hanno portato a raggiungere questo risultato sono molteplici ed hanno interessato diversi soggetti chiamati in causa, tra cui: gli istituti e le aziende che avevano già sotto mano delle ricerche attive sulla SARS-CoV-1; gli Stati che hanno fortemente sostenuto la ricerca; i vari enti internazionali che hanno accelerato le procedure di controllo e di rilascio; l’OMS; la popolazione che ha attivamente contribuito alla ricerca ed altri ancora!

In effetti, mai come questa volta, possiamo dire che l’unione ha fatto la forza e la vittoria sembra vicina!

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